inserimento Vincenzo Putortì

Nel corso delle ultime settimane abbiamo avviato un inserimento lavorativo rivolto alle categorie protette, che ha portato all’assunzione in Coremo di Vincenzo, persona con sindrome di Down. 

Il progetto è stato sviluppato in sinergia con altri attori il cui coinvolgimento è stato fondamentale per garantire il buon esito di un processo rigoroso e rispettoso delle competenze. In particolare:

  •  Randstad Hopportunities il cui ruolo è andato ben oltre l’espletamento delle formalità burocratiche, rivelandosi indispensabile per conoscere le specificità delle diverse categorie protette. Infatti, grazie alle loro competenze e al loro network è stato possibile individuare l’associazione e la persona che maggiormente rispondessero al profilo e al contesto di Coremo. 
  • AGPD Associazione genitori e persone con sindrome di Down la quale, oltre a sensibilizzarci sulle caratteristiche della sindrome, ha svolto l’importante funzione di coadiuvare il candidato selezionato, la sua famiglia, Coremo e il suo personale a partire dalla fase di colloquio sino al suo inserimento in azienda.

Passaggi selettivi specifici al centro del percorso

Il processo di selezione ha previsto tempi e tappe specifiche, fondamentali per il buon esito:

  • Definizione precisa del profilo: abbiamo costruito mansioni e funzioni in modo dettagliato, indicando altresì la collocazione nel gruppo di lavoro e le competenze richieste, senza alcuna deroga rispetto a ciò che ci si aspetta da un qualsiasi candidato.
  • Valutazione selettiva basata sulle competenze: la selezione è stata condotta concentrandosi sulle reali capacità della persona – attitudini, potenzialità e competenze – evitando così che il focus ricadesse su eventuali stereotipi.
  • Accessibilità e procedure trasparenti: ogni fase del processo di selezione è stata pensata per garantire chiarezza sulle tappe e per individuare strumenti e modalità che fossero, da un lato, accessibili e tenessero conto della specificità del candidato, e dall’altro non comportassero un eccessivo e ingiustificabile discostamento da qualsiasi altro colloquio assuntivo.
  • Collaborazione interdipartimentale: nella selezione sono state coinvolte anche le principali figure del dipartimento in cui il candidato sarebbe stato collocato e ciò per fornire loro gli strumenti necessari ad esprimere un giudizio equilibrato ed obiettivo. Ciò perché essi sono coloro che avranno il compito di gestire la risorsa nell’espletamento delle sue funzioni.

Inserimento strutturato e professionale

Una volta formalizzato il contratto, il lavoratore, analogamente agli altri colleghi, è entrato in azienda con ruoli pienamente definiti. La persona svolge il proprio lavoro seguendo gli standard organizzativi e procedurali nonché definendo obiettivi e scadenze affinché il lavoratore, così come da prassi aziendale, possa acquisire nel tempo autonomia nello svolgimento delle sue funzioni e integrarsi nel complesso dei processi di Coremo. L’inserimento include:

  • Una formazione interna per illustrare le varie mansioni, i loro passaggi, gli strumenti e i macchinari da utilizzare
  • Un affiancamento concreto dell’associazione, per favorire la naturale e reciproca integrazione tra lavoratore e azienda. Si tratta di un’assistenza che va riducendosi nel tempo, rendendo l’esperienza sempre meno guidata e più autonoma.
  • Un corso di formazione rivolto a tutto il personale per fornirgli le conoscenze necessarie sulla sindrome di Down nonché accorgimenti nell’interazione con Vincenzo affinché la collaborazione reciproca tra lui e l’azienda si mantenga nel lungo periodo.

Vincenzo in Coremo

Vi abbiamo descritto un processo aziendale inclusivo in ogni sua forma; tuttavia, vorremmo concludere sottolineando due ulteriori dimensioni di particolare rilevanza
Vincenzo, con la sua unicità, che ad alcuni potrebbe apparire come un limite, è risultato per Coremo portatore di un grandissimo valore aggiunto. Infatti, è proprio la cura e la precisione con cui egli svolge passaggi semplici e ripetitivi a renderlo la persona giusta per la fase preliminare all’assemblaggio dei freni; fase tutt’altro che secondaria. In una posizione dove un’altra persona vedrebbe demotivazione o una mansione a breve termine, Vincenzo riesce ad esprimere sé stesso e il valore derivante dalla sua unicità umana, dimostrando così che ogni situazione va sempre vista da diversi punti di vista.
Non da ultimo, il buon esito nell’incorporazione di Vincenzo in Coremo non poteva prescindere dal coinvolgimento dei suoi colleghi diretti ed indiretti ad un corso di formazione offerto da AGPD, che ha riscosso un certo entusiasmo tra i suoi partecipanti. Tale corso ha permesso loro non solo di riconoscere la professionalità di Vincenzo, attraverso la conoscenza delle specificità della sua sindrome, ma anche di considerare un altro aspetto valido per ogni relazione professionale e non. L’evidenza nella condizione di Vincenzo ci obbliga a riflettere che ognuno di noi è portatore di specificità, vissuti e storie che determinano il modo in cui pensiamo, interpretiamo il mondo e in esso agiamo e, pertanto, è sempre necessario interrogarsi e riflettere su di noi e sull’altro affinché la relazione possa portare a buoni esiti in modo coerente al suo contesto.

In sintesi

  • Il candidato è stato valutato con criteri rigorosi, mirati alle competenze richieste dal ruolo.
  • Tutta la procedura (annuncio, candidature, colloqui) è stata gestita con strumenti inclusivi e predefiniti.
  • L’inserimento è stato strutturato, professionale e coerente con le pratiche adottate in Coremo e con la dovuta l’applicazione degli “accomodamenti ragionevoli” necessari ai bisogni specifici del lavoratore.
  • Il lavoratore ha sempre compiti, responsabilità e opportunità di crescita definiti in base a funzioni, competenze e specificità della persona.